mercoledì 14 settembre 2011

e se a farti battere il cuore fosse...

Incontri un tipo via net, dolce, incredibilmente. Ci parli un po', lo senti al telefono dopo pochi giorni. Scopri che oltre al cosa c'è anche un come dice le cose, che ti lascia senza parole. La voce è dolce e profonda. Sa  quali parole scegliere per farti sentire nel più confortevole dei momenti. Lui sembra "riconoscerti" sei "l'uomo", non un uomo qualunque, e te lo dice. Sa come dirlo.
Primo appuntamento in centro storico, i palazzi antichi propongono perfettamente una cornice di valore adeguato al livello della persona che hai davanti. Distinto, alto, degno. OK, e ora?
La penombra dell'automobile vi protegge da sguardi indiscreti. La sua bocca sa di casa.
In un messaggio ti informa della sua reale condizione.. c'è un passato, lui non è del tutto libero e l'ombra di una donna dal passato rende l'aria tutto ad un tratto più pesante da respirare. 
Il suo tempo non sarà mai tutto per te, ha da dare ad altri, è una legge della natura, è un bisogno a cui tu stesso non puoi dir di no. A cui non vuoi dir di no. Lo vedi e lo rivedi.. ti piace, ti soddisfa, ti appaga. 
Decidere.. sedimentare. Cosa fare? 
Vorresti saper percorrere la via più facile, non incamminarti nel tortuoso percorso dell'amore condiviso, dei casini da cui non sai come difenderti. Eppure, la sera, senti tanta voglia di lasciare che la sua voce ti consoli, che ti entri nel cuore e ti scaldi l'anima..



giovedì 8 settembre 2011

tour operator

Sarà stato per via di un racconto in cui mi sono imbattuto giorni fa, ma stamattina il mio alzabandiera era dovuto a un sogno singolare: il mio subconscio dava sfogo al suo esibizionismo. 
Ero su un tram, in una grossa metropoli, di notte. Ad una fermata entra un losco tipo. In un primo momento mi intimorisco. Toglie il cappello e dopo uno sguardo che avrebbe inibito qualsiasi reazione di fuga, siede accanto a me e.. beh potete immaginare con quanta gioia ho accolto l'idea che il losco individuo una volta manifestato le sue intenzioni passionali, forse grazie alle disinibizioni di una serata allegra al bar con gli amici, si rivelava un bellissimo uomo tenebroso con un paio d'occhi scuri intensi e profondi, che trasmettevano l'idea di tutta l'intensità che poteva emergere da quell'unico essere umano. Il vigore, la mascolinità. 
Il proseguimento delle scene credo si possa immaginare con estrema semplicità, ma una cosa mi ha lasciato meravigliato di me stesso: l'eccitazione provocata dalla paura di esser visto da qualcuno magari da un balcone sulla via che percorrevamo, mentre appagavo i miei sensi su un mezzo pubblico, o, peggio, di esser colto in flagrante dal primo inconsapevole passeggero solitario che si fosse trovato a salire su quel tram nella notte.
Non era un'inibizione ma un'esaltazione. 
Nel dubbio che sia un'indicazione del mio Io nascosto, da interpretare secondo le regole della psicanalisi, mi diletto all'idea che sia solo un consiglio da parte di me stesso, di aggiungere un po' di trasgressione in più durante i momenti passionali della vita.