giovedì 8 settembre 2011

tour operator

Sarà stato per via di un racconto in cui mi sono imbattuto giorni fa, ma stamattina il mio alzabandiera era dovuto a un sogno singolare: il mio subconscio dava sfogo al suo esibizionismo. 
Ero su un tram, in una grossa metropoli, di notte. Ad una fermata entra un losco tipo. In un primo momento mi intimorisco. Toglie il cappello e dopo uno sguardo che avrebbe inibito qualsiasi reazione di fuga, siede accanto a me e.. beh potete immaginare con quanta gioia ho accolto l'idea che il losco individuo una volta manifestato le sue intenzioni passionali, forse grazie alle disinibizioni di una serata allegra al bar con gli amici, si rivelava un bellissimo uomo tenebroso con un paio d'occhi scuri intensi e profondi, che trasmettevano l'idea di tutta l'intensità che poteva emergere da quell'unico essere umano. Il vigore, la mascolinità. 
Il proseguimento delle scene credo si possa immaginare con estrema semplicità, ma una cosa mi ha lasciato meravigliato di me stesso: l'eccitazione provocata dalla paura di esser visto da qualcuno magari da un balcone sulla via che percorrevamo, mentre appagavo i miei sensi su un mezzo pubblico, o, peggio, di esser colto in flagrante dal primo inconsapevole passeggero solitario che si fosse trovato a salire su quel tram nella notte.
Non era un'inibizione ma un'esaltazione. 
Nel dubbio che sia un'indicazione del mio Io nascosto, da interpretare secondo le regole della psicanalisi, mi diletto all'idea che sia solo un consiglio da parte di me stesso, di aggiungere un po' di trasgressione in più durante i momenti passionali della vita. 

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